Facebook non è roba per ragazzini

Nel bene e nel male i social network più conosciuti sono ormai per un pubblico adulto. I più giovani trovano altre strade e piattaforme diverse. Anche le polemiche di questo periodo legate all’uso improprio di dati personali raccolti su Facebook rende evidente che il pubblico è quello che esprime le scelte politiche. E questo pubblico ormai maturo influisce sulle scelte delle aziende che decidono di essere presenti sui social     Articolo di Ildegarda Ferraro Esserci o non esserci, è questo il dilemma. Per le persone ma anche per le aziende rispetto ai social network. Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin, Google Plus e compagnia sono la piazza. E nella scelta se esserci e dove conta ovviamente chi già c’è. Perché una cosa è sapere di dover avere a che fare con ragazzini, un’altra con una platea di adulti. E sempre di più si va verso il secondo scenario. Una piazza così, d’altra parte, spinge i più giovani ad andare altrove, a scegliere altri spazi, se non altro per non essere sotto gli occhi di genitori e nonni. Chi c’è Su Facebook ci sono più persone tra i 45 e i 54 anni che ragazzi tra i 18 e i 24. Lo [...]

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