L’Italia nelle prime pagine: quattro quadranti per raccontare un Sistema Paese più fragile e meno progettuale

Best in Media Communication, progetto di Eikon Strategic Consulting e Fortune Italia, giunto alla sua sesta edizione, certifica le aziende che si distinguono per una comunicazione eccellente, premiando reputazione positiva, coerenza narrativa e contributo alla qualità del sistema mediatico italiano.

Per analizzare il contesto in cui queste organizzazioni operano, Eikon ha utilizzato Monimedia™ Moodscape, un’analisi semantica avanzata basata su oltre 20.000 prime pagine di quotidiani nazionali e locali, pubblicate tra il secondo semestre 2024 e i primi quattro mesi del 2025. I dati sono raccontati per la prima volta  attraverso MAIA – Media Artificial Intelligence Analyst, un agente virtuale che guida la lettura in modo dinamico e immersivo.

L’Italia dell’analisi Monimedia™ Moodscape è un Paese attraversato da pressioni geopolitiche, fragilità sociali e incertezze economiche, ma non privo di punti di orientamento. In uno scenario segnato da un lessico di allerta e instabilità, emerge il ruolo di una leadership capace di mediazione. La figura della Presidente del Consiglio si distingue infatti per la capacità di riposizionare il discorso pubblico nel quadro delle sfide internazionali, con un ruolo di mediazione, in grado di offrire una bussola narrativa in un contesto disorientato.

Leadership e scenari globali

Nel 2025, la scena mediatica è dominata da Trump (+229% rispetto al 2024), che conquista la prima posizione. Crescono anche Europa (+71%), USA (+114%), Papa (+595%) e pace (+193%). Al contrario, Israele (-65%) – molto presente nel 2024 – scompare praticamente dal radar. Meloni resta centrale ma cambia ruolo: da protagonista del confronto interno a regista istituzionale in un’arena geopolitica. Il lessico passa da presidio, polarizzazione, identità a allerta, tensione, mediazione. La mediazione sostituisce l’identità come valore cardine della leadership di governo.
Parola-chiave: autonomia vigilata

Società

Il lessico sociale mostra continuità con il 2024, ma cambia la distribuzione delle parole. La narrazione sociale si concentra su sicurezza (+84%), ospedale (+68%), scuola, vittime, donne, cultura e sport. Cresce la rappresentazione della vulnerabilità dei sistemi di protezione, mentre femminicidio e violenza non sono più isolati nel racconto, ma emergono come espressione di un disagio più ampio. Sanità e scuola sono presenti soprattutto come sistemi in difficoltà. Sport e cultura emergono come unici poli positivi.
Il mood passa da paura, crisi, bisogni (2024) a paura, crisi, fragilità (2025): il bisogno lascia il posto ad una rappresentazione di fragilità strutturale, che stenta a trovare risposte.
Parola-chiave: vulnerabilità

Economia e lavoro

Il lessico economico cambia direzione. Dazi esplode con un +1373% e diventa il nuovo baricentro narrativo, accompagnato da rischio (+250%), banche (+90%), borsa e energia.
Si riduce lo spazio dedicato a politiche industriali e PNRR. L’economia non è più narrata come progettuale, ma come reattiva, concentrata su minacce esterne e riposizionamenti continui.
Il passaggio è netto: da difficoltà, impegno, costruzione (2024) a tensione, incertezza, adattamento (2025). La parola adattamento fotografa un sistema che risponde, più che costruire.
Parola-chiave: turbolenza

Futuro

Il quadrante Futuro conserva giovani in primo piano, ma diminuiscono università (-35%) e figli (-40%). Cresce moltointelligenza artificiale (+110%), superando sostenibilità e green.
Scompare del tutto la parola transizione, centrale nel 2024. La narrazione passa dal trasmettere un’idea di cambiamento strutturato a un racconto più congiunturale. I mood del 2024 – innovazione, responsabilità, transizione – vengono sostituiti da incertezza, innovazione, frammentazione. L’innovazione sopravvive, ma senza cornice di senso.
Parola-chiave: sospensione