Futuro da mangiare
Droni per controllare le culture, sensori per le malattie degli animali, telecamere per la mungitura: tecnologia e scienza impegnate a dare risposte concrete alla domanda di cibo, che sarà sempre maggiore. Food è anche un’importante industria e una ricca editoria Articolo di Ildegarda Ferraro Polvere di grilli e farina di locuste. E poi sale da spruzzare e aceto da grattugiare. Integratori. Carne prodotta in laboratorio, orti verticali sui nostri palazzi per avere frutta e verdura. Larve e insetti. Non è una pozione da sminuzzare e sbattere in un grande paiolo. È quello che tra l’altro sarà il cibo di domani. Sì, sembra quasi la ricetta dell’antidolorifico magnifico cantato da Jovanotti, ma spesso l’improbabile è più vicino di quanto non si pensi. Come la cucina molecolare, che propone per esempio la sferificazione del succo di mela (leggi qui), insomma alimenti completamente diversi da come sono in natura. Cibo comunque in primo piano. E l’innovazione conta, perché nutrire tra trent’anni dieci miliardi di persone nel mondo rende indispensabile che tecnologia e scienza si diano la mano per trovare soluzioni. Milano, Obama e la tavola Raggiungo Milano e il centro è chiuso. Arriva Barack Obama, sembra la visita di una rock star più [...]
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